Stampa questa pagina
Venerdì, 05 Febbraio 2016 16:34

Antonelli: “Santa Maria in Portico è pegno di benedizione dal cielo”

Vota questo articolo
(0 Voti)
notizia 05-02-16Nella festa della Presentazione al Tempio del Signore la Parrocchia di Campitelli ha rinnovato l’annuale memoria del Patrocinio di Santa Maria in Portico sulla Città di Roma. La concelebrazione eucaristica è stata presieduta dal Cardinale Ennio Antonelli Arcivescovo emerito di Firenze. Dopo il rito iniziale della luce una rappresentanza dell’Amministrazione Capitolina ha offerto dei fiori alla Madonna. Durante l’omelia il Cardinale, ha salutato l’Archimandrita Simeone rappresentante del Patriarca di Costantinopoli a Roma ed ha rivolto alla comunità parrocchiale e religiosa sentimenti di gratitudine per la celebrazione vissuta. Ricordando la pagina evangelica della Presentazione al Tempio il presule ha ribadito che: “I quattro vangeli testimoniano che Gesù va incontro con amore misericordioso a tutti: agli oppressi, ai sofferenti, agli affamati, ai malati, ai peccatori. Gesù si identifica esistenzialmente, si fa uno con noi uomini, fino a sperimentare i nostri mali fisici e spirituali, comprese la morte e l’apparente assenza di Dio. In questo suo atteggiamento misericordioso, egli rende presente e visibile la misericordia del Padre”. In tale prospettiva: “Cristo ha rivelato la presenza e la misericordia del Padre in modo unico, insuperabile, perché si è offerto totalmente a Lui e ha compiuto perfettamente la sua volontà. Accanto a lui, come sua prima cooperatrice, contempliamo Maria, sua madre. Durante la vita terrena, lei ha offerto il figlio e ha messo a disposizione tutta se stessa. Assunta nella gloria del cielo, continua a intervenire sulla terra con la sua carità di madre, perché gli uomini credano e sperimentino l’amore misericordioso di Dio e di Cristo”. Tutto questo non si discosta dall’odierna celebrazione della protezione di Maria su Roma: “In questo luogo, da 1500 anni, viene venerata l’icona di S. Maria in Portico, come pegno di benedizione del cielo. Più volte tale benedizione si è manifestata in modo straordinario con la liberazione dalla peste e la protezione dal terremoto; soprattutto però si è manifestata, nel corso di molti secoli, in modo ordinario attraverso le attività caritative, a favore dei poveri e dei pellegrini. La devozione a Maria ha suscitato la carità verso il prossimo. Maria è stata presenza misericordiosa e rifugio sicuro, Romanae Portus Securitatis, non solo in occasione delle calamità epocali, ma anche nelle necessità quotidiane della gente”. Così soprattutto in questo Anno della Misericordia voluto da Papa Francesco, ha concluso il Cardinale: “Siamo chiamati a imitare Gesù e Maria nell’accogliere, rivivere, trasmettere e manifestare l’amore misericordioso di Dio Padre. Lo accogliamo in noi con la fede, la preghiera, i sacramenti, l’impegno di conversione. Lo trasmettiamo agli altri con l’amore del prossimo, attuato in tutte le attività e relazioni, specialmente con le opere di misericordia. ‘La fede si rende operosa per mezzo della carità’ (Gal 5, 6)”.

5 febbraio 2016
pdf
Letto 1713 volte