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Lunedì, 05 Giugno 2017 20:47

Ruzza durante la Veglia di Pentecoste: “Lo Spirito è il cuore pulsante ed innamorato della Chiesa”.

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veglia1E’ stata presieduta Sabato 3 giugno dal Vescovo Ausiliare del Settore Centro Mons. Gianrico Ruzza la Veglia di Pentecoste nella Basilica dei Santi Apostoli. L’ascolto della Parola di Dio, la memoria del Battesimo e della Cresima, l’Eucarestia e l’omaggio alla Madre di Dio hanno scandito la preghiera di questa porzione della Chiesa di Roma che è nel cuore della Città. Durante l’omelia il Vescovo Gianrico ha ricordato che: “la Pasqua ci ha svegliato”.  Mentre l’umanità contemporanea vive in “uno scenario di ingiustizia di indifferenza e di guerra, un assordante silenzio davanti ai bambini condannati; mentre la stessa cristianità è vilipesa. Come mai, - si è chiesto don Gianrico la forza della Pasqua non sfonda il muro dell’indifferenza, mettendoci nel cuore la gioia e lo stupore degli apostoli?”. Nonostante la loro “difficoltà e paralisi spirituale, lo Spirito li rende capaci, trasparenti della Parola del Risorto. Sentinelle della Pasqua che ricongiunge le vite e le rende armoniche” capaci di porre rimedio al “vuoto alla noia e all’aridità”. Come chiudere oggi gli occhi, ha proseguito il Vescovo davanti “alle grandi ferite di una umanità che ha smarrito la via della fraternità”.  Solo attraverso “la fede che risponde alla durezza del cuore, con la certezza che Dio si pone in dialogo ed in relazione”. Tuttavia, pur percependo “il peccato che impedisce la comunione e frantuma la speranza”, le parole di Gesù: “io ho vinto il mondo, sono rivolte ad una Chiesa che non vuole rimanere Chiusa nel tempio- ha ribadito il Vescovo Gianrico- ma che riceve continuamente il mandato dello Spirito”. In tale prospettiva, “se siamo sentinelle e perché ci sentiamo di quella Chiesa che offre la profezia al mondo e all’umanità ferita, rimanendo uniti nella comunione missionaria”. Questa Chiesa che è nel Centro storico di Roma, ha affermato il Vescovo Ruzza avviandosi alla conclusione: “ha molto da riflettere”. Una Chiesa che ha bisogno di sentirsi in missione ed in uscita attraverso “lo Spirito che è il suo cuore pulsante è innamorato”. Infine, ricordando alcune immagini del Beato Paolo VI il Vescovo Gianrico, ha richiamato il bisogno di una Chiesa “con il fuoco nel cuore; desiderosa di “acquistare il colloquio parlante dello Spirito che insegna la verità”; impaziente di “testimoniare l’urgenza della carità”.



5 maggio 2017
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