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Lunedì, 08 Ottobre 2018 06:23

8 ottobre memoria del beato transito di San Giovanni Leonardi

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Oggi 8 ottobre memoria del beato transito di San Giovanni Leonardi Fondatore dei Chierici Regolari della Madre di Dio ore 18,30 nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli dove riposano le spoglie del santo lucchese Primi Vespri.



Memoria del beato transito del nostro santo padre San Giovanni Leonardi di Giuseppe Bonafede primo biografo.

Il Padre intanto travagliava col corpo oppresso dal male, che sempre più avanzava, ma l’animo stava risiedendo nella divina mano: il che si conosceva dalla patienza indicibile con che soffriva i dolori che l’affligevano, e dal sentimento di Dio, che ne suoi ragionamenti con tutti mostrava, stando astratto da ogn’altra prattica, e discorso fuori che di cose spirituali. Un giorno essortato da i medici che lo curavano a stare di buon animo; rispose faccino loro ciò che li detta l’arte, ch’io sto rimesso alle mani di Dio: fu visitato da molti prelati, i quali tutti si partivano edificati del suo parlare affettuoso di Dio, dell’humiltà e patienza, che nelle sue attioni rilucevano. Andò fra gli altri a visitarlo il Vescovo di Lucca Monsignore Alessandro Guidiccioni, il quale li disse: Padre Giovanni questi vostri Padri e noi desideriamo che sopraviviate, se così piace a Nostro Signore, però vi prego a nome di tutti, che vogliate dire a sua Divina Maestà le parole di S. Martino. Signore se sono ancora necessario al tuo popolo non ricuso la fatica, sia fatta la tua volontà Quali parole furono subito dall’obedientissimo Padre dette per compiacere a Monsignore . E poi soggiunse, che esso se ne moriva quieto e contento e che lasciava ai Padri le Constitutioni [493r] compiute, e che v’erano persone atte al governo più di lui. Lo Spirito Santo gli donò in questo ultimo istante di sua vita un’ allegrezza spirituale più che ordinaria, forse per caparra di quel premio, che se li doveva per le molte tribulationi patite per Dio: Il Che si vedeva non solo nell’esterna serenità del volto,. e de gli occhi, ma lo dimostrò anco con atti particolari: Stava alle volte con le mani, e con le braccia alzate verso il cielo facendo atti di maraviglia, e non satiandosi di ringratiare Iddio, ne i quali atti diceva molte parole che non si intendevano, ma pregato da uno che gli assisteva a volerli dire qualche cosa di quello che vedeva e sentiva, e se haveva bisogno di cosa alcuna, il Padre con volto gioviale li replicò più volte queste parole. O se tu sapessi, o se tu sapessi, e non volle dir altro. Tutti però raccoglievano da queste parole qualche interno e straordinario favore di Dio. Ma conoscendo avvicinarsi il suo passaggio da questa vita miserabile all’eterna, chiamò di nuovo li suoi figliuoli; i quali tutti volle abbracciare uno per uno, dando a ciascuno qualche ricordo, con essortarli in fine a stare uniti et in carità. Ricevé poi i Santissimi Sacramenti domandati da lui con gran devotione , nel che avvenne cosa notabile alcune ore prima di communicarsi; essendo caduto in letargo profondo fu dal Padre Rettore interrogato se voleva ricevere il corpo del Signore, alle quali parole subito desto rispose subbito, o di gratia; e di nuovo ricadde nel letargo. Venuto   il Sacerdote con il Santissimo Sacramento alla camera à pena posto il piede dentro la porta, che subito con maraviglia di tutti si svegliò perfettamente, si communicò con gran devotione e sentimento, et in questo stato durò tanto tempo, quanto s’impiega ordinariamente per rendere le gratie: nel quale spatio di tempo con raro essempio di humiltà domandò perdono a tutti; raccomandò all’orationi di tutti l’anima sua, e di novo cedendo la natura alla malignità del male si rilassò nel solito letargo, senza potere più ritirarsene.Quando vedendo i suoi figliuoli, che perdevano un vivo simulacro d’ogni virtù christiana desideravano sommamente li restasse almeno una morta immagine di lui, per rinovare con quella la memoria delle sue virtuose attioni: Per questo fu introdutto un pittore nella camera del Padre moribondo, acciò esprimesse in tela quanto più vivamentre potesse la sua effigie. Hebbe commodità di farlo fin ch’il Padre tenne gli occhi chiusi dal sonno, ma appena li hebbe aperti, che accorgendosi di quanto si faceva, non potendo con le parole diede con la testa segni tali di avversione che ben conobbero i Padri, quanto aborrisse quella attione, che risultava in qualche gloria e memoria del suo nome, tanto che non volendo in questo ultimo contristarlo, dissero al Pittore che intermettesse l’opera. Finalmente pervenuta l’hora, nella quale doveva il benedetto Padre chiudere gli occhi a questa vita infelice per aprirli alla beata e celeste, a gli 8 di ottobre 1609 in giorno di giovedì circa la mezza notte non havendo ben compiuti l’anni 69 della sua età dopoi li 35 dell’institutione della Congregatione, armato dei Santissimi Sacramenti, coperto di cilicio e cenere, ripieno di meriti e di opere sante, con somma quiete et pace quasi dormendo alla presenza de’ suoi figliuoli rese quell’anima pura nelle mani del Creatore, che per tanta sua gloria l’haveva creata.
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