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Domenica, 02 Dicembre 2018 15:53

Il Vescovo Ricciardi: “P. Cosimo visse d’amore oggi aiuta a rinnovare la sete di Dio”

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cosA poche ore dall’inizio dell’Avvento mentre la Chiesa tutta punta il suo sguardo a contemplare il mistero dell’ultima venuta di Cristo gustando la memoria della prima, la famiglia dei Chierici della Madre di Dio e Le Suore Oblate del Bambino Gesù, si sono ritrovate intorno alla figura del Servo di Dio P. Cosimo Berlinsani. L’avvio delle celebrazioni per il IV Centenario dalla nascita del Servo di Dio, hanno avuto inizio nella Chiesa delle Suore Oblate a via Urbana sabato 1 dicembre alle ore 11,00. Una solenne Eucarestia di ringraziamento presieduta dal Vescovo Paolo Ricciardi Ausiliare di Roma. Accanto alle due famiglie di P. Cosimo quella degli Agostiniani di cui le Suore Oblate seguono la Regola di vita. Nell’indirizzo di saluto Madre Daniela Faraone Superiora Generale, ha espresso il senso di questo rendimento di grazie: “Un sogno profetico che dura nella Chiesa da ben 346 anni”. Così P. Cosimo per tutte le sue figlie è: “Un padre premuroso e paziente che ci ha indicato con chiarezza cristallina le regole per farci santi”. E citando un’appassionata lettera scritta dal Servo di Dio il 17 ottobre 1682, ricorda che per P. Cosimo ogn’una delle sue figlie di ieri e di oggi: “E’ inscritta nel suo cuore con caratteri indelebili”. Durante l’Omelia il Vescovo Ricciardi ha ricordato il primato dell’amore vissuto da P. Cosimo. Nello scenario del giudizio universale proclamato nel Vangelo di Matteo sembra, afferma il Vescovo, che lo sguardo di Gesù si posi su di lui a dirgli: “Anche tu hai vissuto d’amore. La tua vita è stato offerta per gli altri!”. Rinnovando il vostro grazie, ha proseguito, voi celebrate una ricorrenza che: “non è solo memoria del passato, ma una occasione per rendere ancora feconda quell’opera nell’oggi. Anche se i tempi sono cambiati e le circostanze non sono le stesse, è il medesimo Vangelo che viene proclamato soprattutto con la parola e la nostra vita. Venite benedetti dal Padre mio. Padre Cosimo ci ha fornito con la sua vita una testimonianza di amore per il Signore di bontà e di saggezza, Un Chierico, Sacerdote e Parroco, Parroco romano. Un confessore a cui tanta gente accorreva perché nel peccato potesse sperimentare la grazia della misericordia. Attraverso l’umanità e la fraternità di questo sacerdote. Un uomo che ha fatto della direzione spirituale per tante persone, un’occasione per Dio che trasforma la vita. Come ha trasformato e arricchito la vita di Anna Moroni. Un uomo che si è accorto nel suo servizio pastorale di tante domande, di tanta sete di attenzione, di amore, di conoscenza, di crescita nella vita cristiana”. Un tempo il nostro, ha sottolineato Don Paolo, che presenta caratteristiche simili a quello in cui visse il Servo di Dio: “Un tempo di siccità spirituale”. Così ha concluso il Vescovo: “Accogliere chi è in difficoltà chi ha bisogno d’istruzione, di crescere, è ancora oggi in questo tempo di siccità, una fonte di acqua viva per il mondo. Il centenario dalla nascita di P. Cosimo può essere l’occasione per vivere in umiltà e semplicità la perfezione evangelica”. Al termine della solenne liturgia animata dalla Cappella musicale di Santa Maria in Campitelli diretta dal M° Vincenzo di Betta, è stato letto il messaggio di P. Vincenzo Molinaro Rettore Generale OMD che gioisce per i due istituti dalla terra cilena. P. Cosimo è figlio di san Giovanni Leonardi, ha respirato nell’Ordine la spiritualità della Divina maternità di Maria: Egli, afferma P. Vincenzo: “Fu esempio vivente di quella carità umile e nascosta, come quella delle madri. La madre infatti non conta quante volte deve alzarsi al richiamo del figlioletto, anzi lo fa senza essere sollecitata, lo fa perché desidera il bene del suo figlio. Ecco la nutrice, il nutrizio, ispirazione evangelica preziosa da cui il Servo di Dio si lasciò guidare e che impresse come carisma nelle Costituzioni delle Oblate di Gesù’ Bambino. La tenerezza affettuosa delle madri, la loro pazienza e dedizione, il loro spirito di sacrificio portato alle estreme conseguenze, di grande valore sul piano umano, diventano parte integrante del vangelo e motivazione profonda della carità come si e’ affermata nella storia personale dei Servi di Dio P. Cosimo e Madre Anna e nelle Sorelle che abbracciano questa testimonianza di vita consacrata”. Al termine la mostra documentale presso l’Archivio storico delle Oblate offre uno spaccato di quelle tracci di spiritualità che ancora vivono come testimonianze nelle parole e nei gesti evangelici del Servo di Dio.
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