“Il Vespro nella Chiesa è celebrazione della luce pasquale del Signore e Maria, figlia di Israele, che accendeva la lampada della casa alle prime luci del Sabato, ha portato in mezzo a noi Cristo Gesù la luce che non conosce tramonto”. Con queste parole il Parroco P. Davide Carbonaro ha salutato quanti si sono ritrovati martedì 13 dicembre nella Chiesa di Campitelli per l’esecuzione del Vespro della Beata Vergine Maria di Monteverdi. La Cappella Musicale di Campitelli e l’ensemble La Cantoria, diretta dal maestro Vincenzo di Betta, hanno proposto ad un pubblico attento uno dei grandi capolavori della musica sacra romana. Il “Vespro composto sopra canti fermi sex vocibus et sex instrumentis”. Un’ora e quaranta di pura estasi musicale. Solennità e spunti contrappuntistici fanno del Vespro uno dei momenti più alti della storia musicale religiosa. Composta nei primi anni del XVII secolo (la prima edizione a stampa è del 1610), l’opera è, senza dubbio, monumentale. Strutturato in 13 parti, il Vespro coniuga, su uno sfondo gregoriano,diverse forme compositive come la sonata, il mottetto e il salmo.
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