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Sabato, 17 Febbraio 2018 15:14

Architetti della Salvezza

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commento 18-02-18Circola nel cuore umano il sospetto che Dio è contro l’uomo che in fondo egli  lo ha creato e poi abbandonato al suo istinto rivolto al male per distruggerlo. E’ triste questa “teologia del sospetto” che emerge a tratti dall’intelligenza e dal cuore degli uomini di ogni tempo. Ma la pazienza e magnanimità di Dio ci raccontano un'altra storia: quella di alleanze infrante e ricucite dall’amore, di dimenticanze sanate dalla memoria, di combattimenti dove le armi del male vengono spuntate e deposte, lasciando l’ultima parola alla vita e non alla morte. E’ questa l’immagine che traspare nel racconto del giusto Noè. Giusto, perché ascoltatore della Parola, ubbidiente architetto della salvezza voluta dal Dio della Creazione e dall’Alleanza. Il minacciato ritorno al caos e alla confusione non è nel cuore di Dio: “Pongo il mio arco sulle nubi”. Dio è alleato dell’uomo e quelle acque minacciose e invadenti sono “immagine del Battesimo” che salva “in virtù della resurrezione di Gesù Cristo”. Alleanza, è il si di Dio all’uomo e l’attesa del si dell’uomo al suo amore. Durante il mistico tempo della Quaresima che invita alla sobrietà ed essenzialità del vivere credente, è irrinunciabile per ogni discepolo di Gesù “entrare nella camera, chiudere la porta” e scoprire il “segreto” del Padre. Si chiude la porta al caos alla confusione e si apre la porta all’intimità divina. Eccolo il segreto dell’alleanza che regge l’uomo ed il mondo. Anche Gesù all’inizio del suo ministero di Messia (Unto), racconta in modo asciutto Marco, è letteralmente spinto con forza dallo Spirito disceso su di lui tra le rive del Giordano nel deserto. Lo Spirito, l’acqua,  la terra,  e l’uomo, sono gli ingredienti antichi e nuovi della creazione. Marco rispetto agli altri evangelisti non  riferisce il contenuto delle tentazioni, ma il “contenitore”: il deserto, luogo simbolico che rimanda al travagliato pellegrinare di Israele. Luogo della memoria e dell’amore; della Parola e dell’ascolto; del pane e dell’acqua; della fedeltà di Dio. Come per Israele anche per Gesù è luogo della prova e della scelta. E Gesù sceglie! Sceglie me e te, la nostra fragile umanità con la quale vince Satana l’antico tentatore. Dalla nuda roccia del deserto scolpita dal vento prende avvio l’annuncio della buona notizia, il Vangelo che dice la vicinanza di Dio all’uomo. Questo è il Regno; questo Messia Gesù  vuole essere. Convertitevi! Ripete il giovane Rabbi di Nazareth dopo che per quaranta giorni ha sperimentato i combattimenti del cuore umano, mostrandoci che attraversare la prova ci fa uomini liberi. Convertitevi! E’ offerto l’orientamento dei nostri quaranta giorni nei quali si staglia luminoso e vittorioso il volto del Figlio di Dio.


Davide Carbonaro
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