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Domenica, 11 Agosto 2019 07:53

Non temere

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284Anche Abramo attese quella promessa scritta tra le stelle, non secondo i tempi degli uomini, ma secondo i tempi di Dio. Ebbe fede, ed anch’egli passo’ per la notte della liberazione, condividendo con i figli dei santi, di ieri e di oggi,  successi e pericoli. Con la moglie Sara imparo’ a coniugare la fedeltà con il sorriso; non quello del disprezzo o del sarcasmo ironico, ma quello che prende spazio sul volto di Dio, Padre Loro e nostro, il quale adempie ogni promessa. In Maria la nuova Sara si compiranno le attese. Ella raccoglierà la voce di tutti i giusti per dire che Dio va magnificato per la sua fedeltà promessa ai Padri. Ed il Figlio della promessa fedele, non sarà più Isacco sorriso di Dio su questa povera è divisa umanità, ma Gesù: Dio salva chi spera nel suo amore per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. Egli ci fa figli di una nuova promessa quella del suo ritorno. Quando passò su questa terra beneficando e sanando tutti coloro che erano sotto il potere del divisore, ci consegno’ il Regno da custodire non nella sicurezza delle cose che passano, ma nella profondità del cuore che conserva l’indirizzo del Padre suo e Padre nostro. Perché vegliare, perché coltivare l’attenzione del cuore? Perché il prezzo del tesoro nascosto nella profondità dell’umano non è la ricompensa del servo, ma l’abbraccio del Padre verso i suoi figli. Non attendiamo un padrone calcolatore, ma un Padre che passerà a servire i suoi figli, proseguendo la Parabola di suo Figlio, venuto sulla terra non per essere servito, ma per servire e dare la vita. Non temere piccolo gregge. Gia’ , perché il Regno non è fatto di cose grandi, ma del Grande di cui il nome è Santo. Per questo è necessario convertire il cuore liberandolo dal pericolo di conservare il Regno nelle strutture nei poteri alienanti, nell’efficacia dei progetti. Solo chi serve senza misure e ricompense, ha già inaugurato la straordinaria bellezza ed eternità del Regno che viene.

Davide Carbonaro


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