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Sabato, 17 Agosto 2019 09:32

Divina premura

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Commento 08-07-18La Bibbia ci presenta città espugnate, mura divelte al passaggio degli eserciti, conquiste spesso dolorose e sanguinose. Dio stesso viene rappresentato nei panni del guerriero che difende la sua proprietà. Una città si può espugnare come farebbe un nemico, ma Dio lo fa come un amante: Parlerò al suo cuore, le sussurrerò parole d’amore. Solo questo combattimento è vincente, liberante, disarmante. Gesù afferma Luca, sta scendendo verso Gerusalemme come hanno fatto gli eserciti e i profeti per conquistarla non come un nemico, ma come un amante. È il fuoco dello Spirito, dono del Padre suo, che lo spinge come un giorno nel deserto, a dare compimento alle parole dei Profeti, ad incoraggiare, a cercare il bene per il suo popolo. Gesù porta il fuoco di Dio sulla terra, il fuoco del suo amore perché l’uomo possa deporre ciò che è di peso ed il peccato che lo assedia. Egli non conquisterà le mura di Gerusalemme, ma vi morirà a ridosso, scartato come i Profeti. Immerso nella fossa della morte, sarà sollevato dal Padre suo che lo farà sedere alla sua destra. Anche noi corriamo con lui per ricevere il battesimo che egli ha ricevuto, e resistere fino al sangue nella lotta contro il divisore. La pace che Gesù porta non è figlia dei compromessi umani e non risiede nelle strategie del potere che fa affondare nel fango. La pace di Gesù ci prepara al combattimento ultimo contro Satana e le sue suggestioni. Questi è il divisore per eccellenza, il padre della menzogna. Mai il frutto dello Spirito che è la pace, potrà dividere, ma spingerà il discepolo a decidere, a scegliere nel  cuore, per separarlo da ciò che allontana lo sguardo da Gesù, origine della fede e suo compimento. Quando amerai il nemico, perdonerai, difenderai il debole, accenderai intorno a te la vita, riempendo i cuori di speranza, allora ingaggerai una guerra contro ciò che divide il cuore umano, i suoi affetti e le sue relazioni più intime: padre, madre, figli, nuora e suocera. Possa la Chiesa rivestirsi della divina premura, per ascoltare il grido dell’umanità divisa e colmare l’abisso dei cuori.

Davide Carbonaro
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