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Sabato, 24 Novembre 2018 16:15

L’alfabeto divinoumano

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commento 25-11-18Ma Gesù quel potere lì, quello per cui ci si vende e si vendono gli altri, non lo ha mai cercato e neppure voluto. Marco fin dall’inizio del suo Vangelo ha parlato di forza attraente che esce dal Maestro di Nazareth. Questa forza affascina il curioso Pilato che con intelligenza e astuzia, da buon romano, cacciatore di potere, sta al gioco del presunto “Re dei Giudei”. Quando le carte sono scoperte ed il faccia a faccia è al suo vertice, ecco la domanda: “Tu dunque sei Re?”. La risposta di Gesù che è sempre una domanda, rigetta la questione non sulla sua identità, ma sulla capacità che Pilato ha di discernere la verità. In fondo, Gesù sta dicendo al Procuratore romano: E’ una verità che hai generato tu nel tuo intimo, o ne sei solo il portavoce? Fino all’ultimo Gesù mostra la vera regalità per cui è venuto sulla terra: rivelare l’uomo a se stesso e fargli nota la via di Dio. E’ disarmato Gesù, non ha legioni, non ha strateghi, non ha neanche un piano B, ha solo l’amore con il quale serve la nostra umanità fino alla fine. Già! Per lui regnare è servire. Nel cuore incrostato di chi pensa al suo tornaconto, alla sua piccola carriera, al suo futuro, non c’è posto per Gesù, come non ce ne fu a Betlemme, né a Gerusalemme. E lui muore fuori dalle mura di quella città che uccide i profeti e condanna i giusti. Continua a ripeterlo a questa Chiesa Gesù: “Il mio regno non è di questo mondo”. E’ vero, è un regno dell’altro mondo ed appartiene a chi tende la mano per un tozzo di pane, a chi è oppresso dalla violenza e dal disonore, a chi invoca giustizia e pietà per i suoi figli e le sue figlie, a chi tace e piange per la gravità del suo dolore, a chi perde la vita per guadagnarla, a chi porta sulle sue spalle l’umanità ferità, a chi dona tutto se stesso come te! La paura di Pilato, dei Pilato di turno contro la libertà di Gesù è perdente. La sua nudità e povertà sono vincenti. Nulla può resistere all’amore senza misura di chi è testimone fedele. A lui ogni uomo di buona volontà risponde “Amen”, perché egli possiede l’alfabeto del divinoumano dire e fare. I libri di Dio sono tutti aperti, non esistono libri chiusi o segreti. Egli vi scrive i nostri nomi, i nomi dei figli della divina regalità.

Carbonaro Davide
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