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Domenica, 30 Luglio 2023 08:24

Nascosto

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Il cuore, difficilmente guaribile. Solo il Signore ne conosce il segreto. Le ultime tre parabole della collezione di Matteo, vogliono, per certi versi, completare questa progressiva esperienza del cuore rinnovato, che il Signore mette in atto attraverso il racconto. Le parabole sono un viaggio dentro l’abisso della nostra interiorità. Da soli non ne conosciamo la strada, guidati dalla mano del Maestro, riusciamo a comprendere. Già! Comprendere. Non si tratta di un atto intellettuale, o una decodificazione del senso, ma la capacità che hanno i piccoli di mettere insieme le cose: comprendendole appunto. E’ Maria che fa questo nel suo cuore, fidandosi del Signore. Tale via, illumina le parabole di Gesù. E’ lui a chiedere di lasciarsi prendere per mano nell’intimo della nostra zolla di terra seminata di grano e di zizzania, per discernere il buono e lasciare che il male raggiunga la sua sorte: il vuoto. Se da una parte il Signore invita ad avere occhi per il bene e a pazientare nei confronti del male, dall’altra chiede una discesa in profondità, per cercare e trovare chi è che si nasconde di così prezioso dentro di noi. Le ultime parabole segnalano la via del nascondimento. Gesù che annunzia il Regno non sceglie le direzioni dell’apparire e del potere, ma quelle nascoste del germinare nel segreto, del cercare per trovare. Ecco che le ultime parabole, sollecitano la forza di ciò che non appare, ma una volta manifestato, produce la gioia e la bellezza della scoperta: Gesù, il segreto nascosto nel cuore della parabola. Allora: il lievito mescolato, la perla nascosta tra le altre, il tesoro riposto nel segreto, i pesci diversi tra loro occultati dall’abisso marino, non sono altro che la graduale rivelazione del volto del Signore nel segreto del cuore. Tuttavia, dirà Gesù ai suoi, che non c’è niente di segreto che non sarà proclamato sui tetti. I cercatori di Dio saranno i proclamatori della gioia del Vangelo, che giace ora nascosta nel segreto messianico di Gesù, il figlio del carpentiere. La gioia di essere stati trovati dal Maestro e di averlo trovato come l’unico necessario della vita, sarà affidata alla fragile parabola della dei sui discepoli di ieri e di oggi, che faranno germinare nel tempo la sua dolce presenza.

Davide Carbonaro

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