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Domenica, 03 Settembre 2023 14:38

Pietr-o d’inciampo

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I profeti sono custodi di un fuoco che non possono contenere, ma che li contiene. Camminano dentro l’amore di Dio in mezza ad un mondo che grida violenza e separazione. Quella del profeta è una parola che non gli appartiene, che ha un’altra paternità. Chi accosta il fuoco di Dio comincia un combattimento che esclude ciò che gli è contrario. A Geremia e a Pietro, è rivelato che quello che esce dalle loro labbra non è questione di carne e di sangue, ma viene da Dio. Tuttavia, la carne ed il sangue possono diventare ostacolo al progetto divino. Così, il profeta, è il primo ascoltatore assetato della Parola che lo precede e lo accompagna. Oggi mi è chiesto di non generare io il fuoco dell’amore, ma di lasciarmi amare per primo. Pietro comincia la sua corsa ad ostacoli che ogni tanto lo vede allontanarsi dal suo vero centro: il Maestro di Nazareth. Le sue parole sulla messianicità di Gesù sono giuste, e Gesù le conferma, affermando che nonostante la sua fragilità, il suo cuore è stabile come una roccia. Ma Pietro si allontana da quelle parole rivelate dall’alto, mischiandole alla carne e al sangue , alla passionalità terrena che chiede un Dio alleato al potere dell’uomo che lotta contro il male, come se fosse una divinità parallela. Nella Bibbia il male non sta davanti a Dio, ma sotto di lui. Gesù spiega a Pietro e ai suoi discepoli in cammino verso Gerusalemme, che il male verrà sconfitto, non facendo altro male, non conquistandola e ristabilendo il trono davidico. Ma passando attraverso la più ignominiosa delle maledizioni: la croce. Gesù accende nel cuore dei suoi il fuoco di un’altra passione: quella divina. La croce portata liberamente dal Maestro a Gerusalemme, confermerà il suo amore totale e liberante per tutti noi. Pietro questo non lo capisce è si pone lui, la roccia, come pietra d’inciampo, come ostacolo al progetto di amore del Maestro. Gesù d’ora in avanti lo dovrà riportare al suo posto, dietro a lui ripetendogli quella parola iniziale che genera i discepoli: Seguimi. L’atteggiamento di Pietro riporta Gesù nel deserto quando l’autore di ogni menzogna gli si accosterà, istillando il sospetto sulla sua figliolanza: “Se tu sei il Figlio di Dio”. Ora Gesù che ha la capacità di trarre figli di Abramo dalle pietre, afferma a tutti i suoi discepoli: “Se qualcuno vuole essere mio discepolo”, mi seguirà fino in fondo. C’è una profonda differenza tra il “se” del sospetto ed il “se” del rispetto. Il primo è ostacolo all’amore, il secondo apre alla signoria della vita di Dio.

Davide Carbonaro

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