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L'Arcivescovo di Potenza, Mons. Davide Carbonaro, già parroco di Santa Maria in Portico in Campitelli, ha fatto pervenire un messaggio al Rev.mo Padre Antonio Piccolo, Rettore Generale, in occasione dei 450 anni dalla fondazione dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio. 

Di seguito il testo:

Desidero esprimere tutta la mia gioia e unirmi alla vostra gratitudine. La Santa Madre di Dio, che il Fondatore sentì fin dalla sua fanciullezza custode e madre, fu l’orientamento della sua vita santa. In ogni istante, l’additò, come fondamento e protezione, a quanti avrebbero consacrato la loro esistenza a servizio della Chiesa e dei fratelli, nella Congregazione da lui istituita a Lucca. La piccola famiglia dei Chierici leonardini ai piedi della Vergine, rimane per me, una delle icone che in questi anni ha accompagnato la mia vocazione. Anch’io ho dato credito e continuo a farlo, a quelle parole rivolte dal Santo ai primi compagni: “Vi ho affidati alla Regina degli Angeli ovunque andrete ella sarà a vostra custodia e protezione”. Un monito che ha la sua radice nell’invio apostolico di Gesù: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura” (Mc16,15). Un annuncio da fare tenendo nel cuore e nella mente lo stile di Maria: “La credente” (Cf. Lc 1,45), colei che strinse tra le sue braccia, dopo averlo partorito (Theotokos), il Figlio di Dio e da discepola fedele, si abbandonò tra le braccia del Figlio che magnificò la sua piccolezza. Ecco le due coordinate teologiche e carismatiche che sono a fondamento della nostra famiglia: l’Incarnazione e la Pasqua, la cui primizia è celebrata nell’esaltazione di Maria, lodata sopra il coro degli Angeli. Santa Maria degli Angeli, appunto, come amava contemplarla San Giovanni Leonardi. Da Maria la nostra famiglia religiosa apprende quella compassione evangelica che indirizza la vita comune e il servizio apostolico nella Chiesa. Il Leonardi in uno dei suoi sermoni parlò proprio di “viscere della Madre”. In questa immagine profondamente umana, ma chiaramente evangelica, appare evidente l’unione di Maria con il corpo di Cristo. Sotto la croce, nel compimento del mistero pasquale lei è un tutt’uno con il Figlio. Allo stesso modo, nella Chiesa, “con viscere di Madre” è un tutt’uno con i figli del suo Figlio. Dopo 450 anni, la regola di vita che il Leonardi volle come traccia per segnare il cammino comunitario ed apostolico, rimane il nostro Magnificat con il quale cantare l’opera che Dio ha fatto e continuerà a fare nella sua immensa misericordia.

+ Davide Carbonaro, O.M.D.

 

Pubblicato in 2024

Mercoldì 17 luglio 2024, il Cardinale Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della C.E.I., ha celebrato la memoria romana di Santa Maria in Portico particolare protettrice della Città, nel 1500° anniversario dell’Apparizione al Papa san Giovanni I e a santa Galla. Insieme a numerosi confratelli e sacerdoti, hanno concelebrato con lui il sig. Cardinale Michael Louis Fitzgerald M.Afr., del Titolo di Santa Maria in Portico, l'Arcivescovo di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo, Mons. Davide Carbonaro O.M.D., Padre Antonio Piccolo, Rettore Generale dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio e il Vicario Generale, Padre Luigi Murra O.M.D., che dal prossimo mese di settembre assumerà l'incarico di Parroco di Campitelli.

Al termine della Celebrazione Eucaristica il segretario generale, p. Rafael Andres Pereira Barbato O.M.D. ha dato lettura della lettera che il Santo Padre Francesco ha voluto rivolgere ai fedeli di Santa Maria in Portico in Campitelli e all'Ordine della Madre di Dio in occasione di questo importante anniversario.

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Pubblicato in 2024

La Chiesa di Roma conta 1500 anni dall’apparizione della Madre di Dio al Papa San Giovanni I e a Santa Galla il 17 luglio del 524.

Nel corso del giubileo mariano, la solennità di Santa Maria in Portico: Porto della Romana Sicurezza, particolare protettrice della città di Roma, sarà celebrata nel santuario parrocchiale di Campitelli.

In particolare martedì 16,  alle ore 18:30 i Primi Vespri della Solennità saranno presieduti da S.E. Mons. Davide Carbonaro O.M.D Arcivescovo di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo e Presidente della Conferenza Episcopale di Basilicata.

Mercoledì 17 luglio, Solennità dell’apparizione. In mattinata, sarà possibile venerare l’icona custodita nel suo sacello barocco sull’altare maggiore. Alle ore 12:00 preghiera della Supplica a Santa Maria in Portico.

 Alle 17:00 la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Matteo Maria Zuppi Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. La liturgia sarà animata dalla Cappella musicale di Campitelli diretta dal M° Vincenzo Di Betta.

A quanti vi si recheranno in pellegrinaggio e alle condizioni stabilite dalla Chiesa, è concessa l’indulgenza plenaria per i vivi e per i defunti.

Programma della festa

Pubblicato in 2024

Il Prossimo 18 maggio l’Arcivescovo Metropolita di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo, Mons. Davide Carbonaro, sarà accolto dalla sua Diocesi che lo attende. Di seguito pubblichiamo la Lettera Apostolica Sub velo carnis (Bolla), con la quale Papa Francesco ha nominato il nuovo Metropolita. La lettera sarà pubblicamente proclamata e mostrata durante il rito di accoglienza nella Cattedrale di Potenza.

Francesco vescovo Servo dei Servi di Dio

al diletto figlio Davide Carbonaro, membro dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, fino ad ora Parroco in Roma nella parrocchia di Santa Maria in Portico, nominato Arcivescovo Metropolita di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, salute e Benedizione.

La Beata Madre, sotto il velo della carne, portò Dio tra le sue caste braccia; aveva stampato dolci baci, con le labbra chiuse, sul volto del vero Dio e del vero uomo, per ordine del quale tutto è stato creato.

Ricordandoci questi miracoli divini con le parole alacri e ferventi dell’inno della festa della Presentazione del Signore, mentre portiamo i pesi del gregge del Signore, in ogni comunità particolare cerchiamo di preferire sacri Sommi Sacerdoti umili di cuore e miti consapevoli che solo l’Altissimo è l’elargitore di tutti i beni.

Ora infatti rivolgiamo la Nostra attenzione alla sede di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, adorna di tanti monumenti e testimonianze della fede, che dopo la rinuncia del Venerabile fratello Salvatore Ligorio al momento è priva del suo Pastore.

Tu in verità, diletto figlio, che, dotato delle virtù e delle doti necessarie, hai finora adempiuto ai doveri a Roma per il bene della comunità a Noi più cara, manifestando il tuo amore a Cristo e alla sua Chiesa, ci sembri idoneo a esercitare il ministero episcopale.

Udito pertanto il parere del Dicastero per i Vescovi, nella pienezza della Nostra Apostolica potestà e autorità, ti nominiamo Arcivescovo Metropolita di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, con i diritti propri dell’Ufficio e i relativi doveri, a norma del Codice del Diritto Canonico.

Prima dell’ordinazione episcopale, che potrai ricevere a Roma, da un vescovo cattolico da te scelto osservando le norme liturgiche, dovrai fare professione di fede e il giuramento di fedeltà a Noi e ai Nostri Successori, secondo le leggi della Chiesa.

Inoltre renderai nota al clero e al popolo della tua Arcidiocesi questa elezione affinché tutti, fin dall’inizio, riconoscano il loro Pastore, lo accolgano degnamente e lo ascoltino con ossequio.

Per intercessione della Beata Vergine Maria, Madre di Dio, l’Altissimo ti custodisca con la sua protezione e ti conceda di custodire il tuo gregge e di indirizzarlo sulla via della salvezza eterna.

Dato in Roma, nel Palazzo del Laterano, il secondo giorno del mese di febbraio, anno del Signore 2024, undicesimo del Nostro pontificato.

Francesco

Pubblicato in 2024

Nella basilica lateranense l’ordinazione episcopale di Davide Carbonaro. «Ho servito e amato la Chiesa di Roma, mia madre; da lei parto per sposare la Chiesa che è in Potenza Muro Lucano e Marsico Nuovo. Sarò carne della sua carne e ossa delle sue ossa». L’amore come base sicura su cui fondare la propria azione pastorale e, insieme, meta del cammino. È questa la sintesi delle indicazioni che il cardinale Angelo De Donatis, penitenziere maggiore, già vicario generale della diocesi di Roma, ha rivolto a padre Davide Carbonaro, dei Chierici Regolari della Madre di Dio, arcivescovo metropolita eletto di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo, che proprio dal porporato è stato consacrato vescovo sabato sera, 4 maggio, in una gremita basilica di San Giovanni in Laterano. Conconsacranti monsignor Salvatore Ligorio, amministratore apostolico di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo, e l’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice.

«Il vescovo è colui che per primo rimane nell’amore del Padre e il verbo rimanere indica una indissolubilità che abbiamo ritrovato anche nell’immagine dei tralci che rimangono nella vite e viceversa – ha detto infatti De Donatis, guardando al brano evangelico giovanneo della VI domenica di Pasqua -. Abbiamo bisogno di pastori che ci aiutino a “rimanere” in Dio, a porre le fondamenta su di Lui, a respirare il Vangelo», perché «la nostra Chiesa, oggi più che mai, vuole testimoni d’amore» e «il pastore è chiamato a far gustare al gregge la gioia piena, la gioia sovrabbondante di chi abita non solo con Dio ma in Dio». Essere radicato non equivale tuttavia a essere statico, anzi, «il pastore non sta fermo, è sempre in cammino, è chiamato ad andare, a confondersi con la vita delle persone per parlare non dal pulpito della chiesa ma per dare e ricevere testimonianza nella strada, nelle case, nella vita quotidiana, per portare così un frutto che sia duraturo», sono ancora le parole di De Donatis, che ha anche sottolineato come il vescovo «deve portare Cristo, mai se stesso».

Ancora, il monito del porporato al nuovo ordinato a «farsi guidare dalla Parola nel ministero di amore e servizio», rivolgendo un’attenzione speciale «ai piccoli, ai poveri, ai malati, ai peccatori e ai giovani, che sono l’oggi della Chiesa, la nostra speranza». E poi la cura dei sacerdoti: «Con loro abbi il gusto di rimanere in Dio, ascoltandoli e incoraggiandoli, in un cammino di corresponsabilità e di condivisione», sono le parole di De Donatis. Infine, l’invito a «suonare le campane», a dire, citando don Tonino Bello, che «il vescovo è colui che introduce la gioia nel cuore della gente», sapendo anche «dare la vita per gli amici», laddove è soltanto «Gesù che ci rivela il segreto della vera amicizia – ha chiarito De Donatis -: trovare Dio dappertutto». In virtù di questo speciale tipo di amicizia, allora, «il vescovo è colui al quale tutti diventano cari, anche se non sempre sarà facile perché pur distribuendo amore e accoglienza ti capiterà di trovare chiusura e rifiuti e così farai esperienza della croce – ha detto il cardinale rivolgendosi direttamente a Carbonaro -, ma nella preghiera potrai sperimentare che il bene donato non andrà mai, mai perduto».

Espressa la volontà di compiere il ministero a lui affidato davanti al popolo di Dio ed entrando così nel mistero della successione apostolica, dopo l’unzione crismale il nuovo vescovo ha ricevuto il libro della Parola, la cui consegna manifesta il compito a farsene custode e interprete autorevole; quindi l’anello episcopale, simbolo del legame di fedeltà alla Chiesa, la mitra, richiamo dell’impegno alla santità, e il pastorale, rimando al ruolo di guida e di pastore nella Chiesa.

Dopo il canto di lode del Te Deum – durante il quale il nuovo ordinato ha percorso la navata per benedire i fedeli e i confratelli, che lo hanno salutato con calorosi applausi -, Carbonaro ha portato il suo saluto. «Rivolgo il mio grazie carico di gioia al Padre e a tutto il popolo santo di Dio che invoca con me la luce pasquale del Signore risorto – ha detto -. Ho servito e amato la Chiesa di Roma che è mia madre, da lei parto per sposare la Chiesa che è in Potenza Muro Lucano e Marsico Nuovo rivestito della forza dell’unico Vangelo di Gesù Cristo. Sarò carne della sua carne e ossa delle sue ossa». ( Di Michela Altoviti- Roma Sette)

Pubblicato in 2024

Si svolgerà sabato 4 maggio ore 16,00 presso l’Arcibasilica papale di San Giovanni in Laterano, l’Ordinazione Episcopale di S.E.za Mons. Davide Carbonaro O.M.D. eletto lo scorso 2 febbraio da Papa Francesco, Arcivescovo Metropolita di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo. Il rito di consacrazione sarà presieduto da S.E. il Signor Cardinale Angelo De Donatis Penitenziere Maggiore, già Vicario Generale della Diocesi di Roma. A coadiuvarlo nel rito di ordinazione l’Arcivescovo Mons. Salvatore Ligorio, Amministratore Apostolico di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo e l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice. P. Davide presiederà nella chiesa parrocchiale di Santa Maria in Campitelli la Concelebrazione Eucaristica Domenica 5 maggio ore 10.00.

Pubblicato in 2024

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