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Sabato, 05 Ottobre 2019 08:26

Inutili

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commento 06-10-19Scrivi una visione, dì al gelso di sradicarsi e gettarsi nel mare. Gesù con i profeti non ci insegna paradossi impossibili, ma il segreto della fiducia che supera l’impossibile. Lo dirà con schiettezza: ciò che impossibile agli uomini è possibile a Dio. E noi sfidiamo ogni giorno l’impossibile, quando ci fidiamo della sua parola, delle sue promesse. Egli che è fedele per sempre. Da dove scaturisce la richiesta degli apostoli: “Aumenta la nostra fede!”. Una preghiera o una sfida? Gesù li ha appena ricondotti alla verità del loro esistere. Ci sono degli scandali che sono d’inciampo per il Regno, ma guai a coloro che li commettono. C’è un perdono da dare sempre e senza misure. Come fare? Eccola la richiesta del di più in ordine quantitativo. Economia che ci lascia impigliati sul fare più che sull’essere, sull’avere più che sul dare. Ma Gesù ricomincia dal piccolo, dal poco che è posto nelle nostre mani. Allora la preghiera diventa una sfida. Il piccolo seme cresce, si trasforma in un albero che accoglie tutti. Il gelso ben sicuro di sé, ben radicato nel suo terreno, accoglie la prova inconsistente delle acque. Il profeta apprende da Dio ad avere pazienza, a fidarsi, a porre le fondamenta della sua speranza in ciò che non si ha, ma che non tarderà a venire. La speranza sorella della fede, viene a noi vestita di stracci. Nella sua apparente inutilità è il motore che muove il cuore e lo spirito: “Grandi mete infatti si raggiungono con mezzi grandi e grandi imprese si addicono ad anime grandi” suggeriva San Giovanni Leonardi. Da dove allora l’inutilità che Gesù sottolinea nel servizio. Non certo dal disprezzo della persona o delle sue azioni. Ma, come lo straccio umile, fa il suo servizio e viene riposto, così il discepolo operoso nella storia non aspetta il grazie, né accumula meriti, ma realizza il suo operato senza utile, senza avanzare diritti e pretese. Nella logica del mondo l’inutilità è offesa al buon senso, è segnale di incapacità, è a servizio del disprezzo. Nel Vangelo l’inutilità è materia prima di altissima finitura. I gesti che non hanno prezzo sono il lascia passare per l’eternità, la garanzia che la “scadenza non mentisce”.

Davide Carbonaro
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