Una celebrazione del “Triduo domestico” quella vissuta quest’anno in tempo di contagio. Nelle case, ha ricordato P. Davide durante la veglia pasquale, è risuonato il racconto della salvezza operata da Dio e portata a compimento nella Resurrezione del suo Figlio. Un racconto celebrativo  e domestico come quello che la comunità ebraica vive ogni anno nella riunione familiare della cena pasquale. Forse questo tempo, ci chiede di recuperare tale dimensione narrativa e celebrativa nelle famiglie. Anche la Parrocchia di Campitelli ha vissuto la celebrazione del Triduo con i membri della Comunità a porte chiuse come richiedono le normative. Ma la preghiera, il canto, la bellezza della liturgia, non hanno impedito che fossero vissuti pienamente questi giorni pasquali. Il Giovedì con le “consegne di Gesù”; il Venerdì contemplando “Il parto della Chiesa avvenuta ai piedi della croce”; la veglia del Sabato, con l’attenzione alle donne: “Intente a conservare la memoria e la vita”. Alla comunità parrocchiale in diretta streaming per il vespro, pasquale il parroco ha lascito ancora una volta risuonare il lieto annunzio di Pasqua con l’augurio  che il “sorriso della Madre di Dio” entri in tutte  le case.